Le influenze energetiche dell’Aura

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L’aura ci appartiene da sempre e, come per tutti, l’aura degli altri ci influenza e certe volte ci manipola addirittura, eppure ci dimentichiamo della sua presenza e del suo potere, quasi a ignorare quanto impatto abbia realmente sulla nostra vita. Ogni singolo oggetto che esiste su questa dimensione possiede un’aura, perciò a maggior ragione ogni singolo essere vivente, a prescindere che si tratti di un essere umano o di un batterio. L’aura di un oggetto è diversa da quella umana, perché l’umano possiede vita propria, l’oggetto no. Eppure pensiamo erroneamente che l’oggetto non abbia aura o che questa sia troppo piccola e debole per influenzarci.

Invece, se ricordi la lezione sui Programmi Energetici, avrai presente come ogni oggetto come anche il muro, il pavimento, il soffitto, oltre che il tavolo, le sedie, il letto, e qualunque più piccolo o grande oggetto che compone l’arredamento o l’ambiente circostante, possiede un’aura e quindi al suo interno dei programmi energetici negativi o positivi. Quindi ogni oggetto può influenzare l’energia della stanza e chiaramente la tua, facendoti cambiare umore, pensieri, facendoti addirittura ossessionare sulla tua vita seppure non ci sia un reale motivo di avere così paura del tuo futuro o dei tuoi rapporti. Gli oggetti possiedono un’aura generalmente più piccola degli umani, non essendo vivi, eppure c’è sempre caso e caso che può fare la differenza. Innanzitutto dovremmo comprendere che l’aura di un oggetto non è piccola qualche centimetro, ma può arrivare addirittura a qualche metro. La nostra concezione della metratura è spesso sbagliata, infatti è da notare come per certe persone è davvero complicato comprendere la lunghezza e lo spazio in metri. Per fare un esempio, mi capita spesso di incontrare persone che parlano di “50 metri” di distanza come fossero lontanissimi, senza parlare dei “200 metri” che fanno pensare ad un tragitto di 5 ore. Invece, 50 metri equivale quasi all’uscire di casa e dirigersi verso la seconda o la terza casa attaccata alla nostra; 200 metri potrebbero essere percorsi in un minuto a piedi. Ciò significa che stiamo parlando di distanze davvero brevi. Eppure alcuni non hanno bene a mente la distanza e quando si parla di 200 metri, quasi sembra si stia parlando di 2 chilometri e anzi, per alcuni 2 km sono più fattibili rispetto a percorrere 200 metri che sembrano tantissimi, solo perché il numero dice “200”.

Anche quando si guida la macchina tanti si confondono con le distanze, perché se il navigatore dice “fra 80 metri gira a destra” molti pensano “Beh, manca ancora tantissimo”, invece dovrebbero già mettere la freccia perché fra pochissimi secondi dovranno svoltare a destra. Ma in effetti non è davvero “colpa loro” se tanti non riescono a riconoscere le distanze, parlando del vicino di casa di fronte alla nostra come se abitasse a 2 metri seppure 2 metri potrebbe essere il tavolo della tua cucina, mentre il vicino di casa si trova ad esempio a 35 metri. La difficoltà del comprendere le metrature è un discorso un po’ più ampio, che prima di tutto dipende dagli studi che hai fatto, perché purtroppo a scuola non ci insegnano tutto, specialmente le cose più importanti. Se hai studiato per diventare architetto, è più probabile che tu comprenda le differenze di spazio in metri, ma se hai studiato qualunque altro corso forse non ti è stato insegnato qualcosa di talmente importante che ti serve nella vita di tutti i giorni, come comprendere lo spazio in metri. Se tu riconosci perfettamente le distanze, ti sembrerà assurdo che gli altri non le sappiano riconoscere, perciò riterrai che questo discorso sia inutile e pure ridicolo. Allora ti sfido a chiedere a chiunque dei tuoi amici o conoscenti, di calcolare mentalmente la distanza, fra te e un oggetto della stanza, e dirti quanto spazio in centimetri o in metri c’è fra voi. Immediatamente ti renderai conto che sbaglieranno cifre; se fra te e l’oggetto c’è un metro e mezzo di distanza, alcuni ti diranno che si tratta di 40cm, altri ti diranno 4 metri, seppure si tratti di 1.50m. Quindi, ti invito a ripetere l’esperimento e chiedere quanto dista l’edicola/il bar/la farmacia, quel preciso edificio che si trova abbastanza vicino a casa tua. Se questo si trova a circa 300 metri da casa tua, tanti diranno che si trova a 5 metri, oppure a 20 metri, oppure a 500, ma sono pochi quelli che riconoscono la distanza corretta o quasi. Potresti essere tu stesso, convinto di saper riconoscere alla perfezione le distanze, a compiere errori madornali.

È chiaro che non tutti siamo architetti o calcolatori esperti delle distanze, però è bene prendere un minimo di confidenza con questo concetto, perché ci serve nella vita di tutti i giorni oltre che nella comprensione dell’aura. Se comprendi che l’aura di una persona standard, può influenzare la tua già a partire dai 15 metri di distanza, ti rendi conto che il potere dell’aura è molto più grande di quanto pensassi, perché sino a poco tempo prima credevi che solo le persone gomito a gomito potessero influenzarti energeticamente e mentalmente, ma non è così.

Allo stesso tempo, pure gli oggetti possono influenzarti attraverso la loro aura, che può passare dai 3 metri per l’oggetto più piccolo e insignificante, ai 7 metri e passa per altri generi di oggetti programmati. Ovviamente non dipende dalla grandezza dell’oggetto, ma da quanta energia programmata c’è dentro. Inoltre, l’aura non è come una forma fisica, che non può mutare, ma anzi può cambiare rapidamente e diventare più piccola, più grande, più densa, oppure allungarsi maggiormente verso una precisa direzione e meno verso le altre. Per fare un esempio, se mettiamo un pallone da calcio in mezzo alla stanza, inconsciamente ci viene da pensare che la sua aura sia grande sì e no 40cm al massimo, tutto intorno a sé, formando una sorta di cerchio, quindi l’aura sarà la sua circonferenza. Di conseguenza ti viene da pensare che ti basterebbe non entrare in questi 40cm di spazio, per non venire influenzato dall’aura dell’oggetto. Mentalmente quindi ci disegni attorno un cerchio e pensi che ti basti non oltrepassare quel cerchio per non essere influenzato dalla sua energia. In verità però è molto diverso. Innanzitutto l’oggetto, in questo caso il pallone, possiede un’aura di minimo 3-5 metri, non centimetri. Quindi già che si trova nella stanza, sta probabilmente influenzando tutto l’interno, e oltre. Come già detto, dipende da ogni singolo oggetto, perché se prendiamo l’esempio del pallone, ci viene subito da pensare che un pallone sia troppo poco importante per avere un’aura, perché si tratta solo di un “giocattolo”. In verità non importa cosa pensiamo noi di quell’oggetto, perché esso può contenere energia al suo interno e può contenere programmi energetici anche molto negativi, a prescindere dalla sua forma o dai colori con cui è dipinto, che non c’entrano nulla con l’energia.

Questo significa che tu potresti venire influenzato dalla sua aura già solo entrando nella stanza in cui si trova quell’oggetto, come per tutti gli altri oggetti. Che poi al suo interno ci siano forti programmi energetici o meno è un altro discorso, per cui potrebbe influenzarti più o meno di quanto immagini. Inoltre, dobbiamo subito comprendere che per l’energia, quell’oggetto non è l’utilizzo che ne facciamo, ma è un contenitore di energie, tutto qua. In altre parole non dobbiamo pensare che il pallone possa contenere al suo interno solo programmi inerenti al calcio o a questioni sportive, perché nella realtà del Matrix quello non è un “pallone da calcio” ma è un “contenitore di energia”. Ciò significa che in quel pallone potrebbero esserci immagazzinate energie quali depressione, oppressione, ossessioni mentali, che sfoceranno negli ambiti più disparati e che non hanno nulla a che vedere con l’allenamento sportivo. Infatti tu potresti essere una persona a cui non interessa per niente il calcio, ma possiedi un pallone in casa per le ragioni più svariate: magari non lo utilizzi da 10 anni eppure è lì, per ricordo, poggiato su un angolo della casa. Quest’oggetto quindi non possiede per forza dentro di sé programmi inerenti al calcio, ovvero all’utilizzo che ne faresti dell’oggetto, ma potrebbe contenere programmi energetici fra i più vari. Per esempio se si trova in un angolo della casa da 10 anni, che sposti solo per pulire il pavimento o spolverare, questo oggetto avrà ormai preso l’energia di quell’angolo della casa, che per esempio potrebbe essere inutilizzato e dall’energia molto stagnante. Quindi possiede un’energia negativa al suo interno, seppure non c’entri niente con il calcio e con lo sport.


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