Come l’Aura ci influenza

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Quando parliamo dell’aura, ci stiamo riferendo alla struttura energetica che compone e circonda qualunque cosa esista, che siano persone, animali, piante, minerali o materiali. Qualunque cosa che esiste nel mondo e in tutto l’universo è fatta di energia, per questa ragione possiede un proprio campo energetico che chiamiamo aura. Non esiste qualcosa che non abbia l’aura, perché altrimenti non esisterebbe lo stesso soggetto. Tutto in questo mondo è fatto di energia, quindi tutto possiede un’aura. Tutto ciò che è inanimato, come la roccia, il ferro, gli oggetti, i mobili, possiede un’aura di grandezza limitata, perché non essendo vivo non espande la sua coscienza in altre dimensioni. Tutto quello che ci circonda è composto da energia ed esiste su più dimensioni, sebbene esse siano limitate in un numero ristretto, non avendo la capacità di pensare e di riflettere sulla propria vita, di muoversi e di fare esperienza. Gli esseri viventi, invece, possiedono un’aura molto più ampia sia di spessore, sia di quantità dimensionale. Infatti qualunque essere vivente esiste su più dimensioni, e quanto più egli è cosciente di essere e di esistere, tanto più le sue percezioni si allargano e le dimensioni aumentano. Le persone sono più coscienti rispetto agli animali, agli insetti e alle piante, quindi sono presenti in un numero maggiore di dimensioni rispetto agli altri. Tra la gente però ci sono individui molto più evoluti rispetto alla massa, sia perché praticano tecniche spirituali, sia perché hanno capito che la realtà in cui stanno vivendo è completamente illusoria e con ciò basano la loro vita sul desiderio di rimanere svegli anche quando tutti gli altri vogliono dormire. Non è facile rimanere svegli quando tutti intorno a noi dormono e vorrebbero che anche noi dormissimo come loro.

Coloro che praticano e sono consapevoli della vera realtà, possiedono un’aura molto più grande ed evoluta rispetto alla norma, che si espande in molte più dimensioni di quanto potrebbe fare un individuo normale che non pratica. Quanto più si prende coscienza della propria aura, tanto più si riesce a sentirla e aiutarla ad espandersi, ma soprattutto a rigenerarsi quando subiamo danni dall’esterno, che di solito sgretolano la forma dell’aura, rendendola più debole e instabile. L’aura è l’unione delle nostre energie, che si amalgamano per formare una grande massa che ci compone e ci protegge. All’interno dell’aura sono presenti tutti i nostri sentimenti, che sono forme di energia. Tra questi, ci sono i nostri pensieri, che sono sentimenti più elaborati e strutturati; poi ci sono i ricordi di tutto ciò che abbiamo vissuto sino ad oggi durante la nostra vita, che ci riempiono e ci danno peso, essendo ben massicci. Chiaramente non si parla di peso corporeo, ma è come se dessero sostanza alla nostra aura, che altrimenti risulterebbe debole e vuota. L’aura di una persona che fa molta esperienza è ben più grossa e forte di quella di una persona apatica e che passa la giornata a dormire, perché la prima è maggiormente riempita. Per esperienza generale s’intende qualunque tipo di conoscenza che si matura agendo e aprendosi alla vita, come l’esperienza in campo scolastico, lavorativo, sociale, culturale, viaggiando e conoscendo altre persone. Tutto quello che facciamo nella nostra vita è esperienza e arricchisce la nostra aura, essendo un fenomeno del tutto naturale che avviene nonostante potremmo non accorgercene mai.

I ricordi e le nostre conoscenze vengono raccolti nella nostra aura e non tanto all’interno del nostro cervello: infatti quest’organo sa connettersi all’aura e da quella prelevare i ricordi che vuole farci riaffiorare. Quando non ricordiamo qualcosa è perché il nostro cervello non riesce a connettersi a quella zona della memoria che appartiene direttamente all’aura, avendo subìto probabilmente qualche danno che gli impedisce di tradurre quei codici energetici in ricordi visivi. Infatti, le perdite di memoria sono molto più complesse di quanto sembrino. I ricordi non vengono cancellati per sempre, in quanto rimangono impresse nell’aura. Però se il cervello subisce danni, per esempio attraverso un incidente, attraverso l’eccesso di alcool, attraverso l’utilizzo di droghe leggere o pesanti, o attraverso un attacco psichico, quest’organo non funziona più come dovrebbe e inizia a mostrare danni gravi, tanto gravi che la stessa persona non riuscirà a rendersene conto per la totale incoscienza.

Quando subisci danni ad un altro organo, come il cuore, sei tu il primo ad accorgertene, magari a causa dei dolori, ma quando subisci danni all’organo in cui risiede la tua mente, ovvero il cervello, per te è molto più difficile renderti conto di quali siano i danni effettivi, perché non vedi subito ciò che sta succedendo. Potrebbero iniziare i tic facciali, le ossessioni, le perdite di memoria e tutto il resto, ma non sarà facile per te rendertene conto subito. Difatti tantissime persone sono convinte di avere una memoria di ferro, di ricordare tutto ciò che gli è successo, che hanno visto, che hanno detto, perché non sono consapevoli di quante informazioni invece abbiano dimenticato. Se le hai dimenticate, purtroppo non sei consapevole di ciò che non ricordi.

Nonostante però potremmo non ricordare moltissime cose, tutte queste informazioni rimangono impresse nell’aura, da cui non verranno mai cancellate; chiaramente esistono sempre le eccezioni, ma sono casi rari. Quindi se non ricordiamo qualcosa, non è perché quel ricordo è stato cancellato, ma succede perché il nostro cervello non riesce a decodificare quel codice impresso nell’aura. Ma è importante sapere che, a prescindere che noi ricordiamo il nostro passato oppure no, le persone che sanno percepire e comprendere l’aura potranno scoprire la nostra personalità e molti dei nostri ricordi semplicemente analizzandola, anche se noi per primi non li ricordiamo. Ciò conferma che i ricordi non vengono cancellati, in quanto impressi nell’aura, semplicemente il cervello può perdere accesso a quei dati. Gli scienziati trovano difficoltà a spiegarsi cosa sia la memoria e come questa funzioni, semplicemente perché cercano nel posto sbagliato: questa infatti non appartiene al corpo fisico, bensì all’aura, oltre che alla nostra Anima, alla quale possiamo accedere più facilmente attraverso i chakra della Mente e della Corona.

L’aura di una persona che pratica meditazione è molto più stabile, equilibrata, resistente, difficile da penetrare rispetto a quella di chi invece non si protegge e non la riempie di energia pranica. In poche parole, l’aura di qualunque soggetto al mondo si riempie delle esperienze di vita che lo stesso svolge normalmente ogni giorno, ma risulta influenzabile e più facilmente vittima di strappi e vampirismo energetico, larve, influenza mentale e problemi di salute, perché non ha una forte protezione energetica. Fare esperienze di vita e fare esperienze spirituali sono due fattori molto diversi, perché l’esperienza di vita ti riempie l’aura di ricordi in questa dimensione, ma le esperienze spirituali ti aprono a molteplici dimensioni dove esisti e diventi cosciente, oltre che a renderti l’aura più compatta ai fini di proteggerti e impedire alle larve ed energie negative di entrare nella tua vita. Per questa ragione, l’aura di chi pratica tecniche spirituali valide e decise è ben più compatta, perché costui decide di prenderne coscienza anziché ignorarla per sempre, sfruttando l’energia della meditazione per rendere più spessa e forte la propria espansione di energia, con l’intento che nessun altro possa decidere di influenzargliela, bucargliela, inserirgli problemi di qualunque genere e quindi prendere decisioni per la sua vita. Questo è molto importante, perché decidere di diventare consapevoli della propria aura è un primo fondamentale passo per iniziare a proteggerla, comprendendo i motivi per i quali si dovrebbe imparare a riconoscerla e capirne i segnali, sia della propria, sia delle aure altrui.

L’aura è molto grande e come tale influenza le persone e le situazioni che ci circondano. Esercitandoci a comprenderla, impariamo a riconoscere quando un pensiero, un desiderio, una sensazione è davvero nostra o ci è stata imposta da qualcun altro che ci è vicino e che sta pensando intensamente a quella precisa cosa. Per esempio, qualcuno vicino a noi potrebbe provare fame e pensare al desiderio di mangiare; se il suo pensiero sarà molto forte, potrebbe far venire fame anche a noi senza che neanche ce lo abbia detto a voce. È un pensiero che ci ha influenzato perché la sua aura in quel momento ha sopraffatto la nostra. Ogni persona a questo mondo influenza le altre, sia in modo positivo sia in modo negativo quando è maggiormente incosciente.


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Il primo strato dell’Aura: la salute ffisica

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Nella lezione di oggi ci concentreremo a conoscere meglio gli strati che compongono la nostra aura e in particolar modo il primo. Sappiamo già che l’aura possiede diversi livelli energetici che possiamo osservare attraverso la tecnica della visione aurica: tutti questi hanno inizio dall’interno del corpo umano e si espandono sino all’esterno per diversi metri. Durante la pratica della visione si possono vedere gli strati come fossero uno sopra l’altro, ma in realtà tutti iniziano dall’interno e si espandono all’esterno, a parte quelli molto più lontani che possono talvolta crearsi direttamente all’esterno, ma di questo ne parleremo più avanti. Sapere che tutti gli strati – o la gran maggioranza – nascono all’interno ci fa prestare attenzione ai nostri pensieri e comportamenti mentali e ci permette di riconoscere che se viviamo con una bassa autostima o perennemente con la testa fra i pensieri negativi, anche gli strati più esterni ne risentiranno e riceveranno frustrazioni, fallendo quindi nei loro intenti. Gli strati dell’aura sono numerosi ed ogni persona possiede un numero diverso di livelli energetici a seconda della propria vita personale, delle proprie esperienze, della propria quantità di energia e del livello di consapevolezza. Sarebbe inutile convincersi che le aure di tutte le persone siano uguali, un po’ come la durata della vita: c’è chi ce l’ha più corta e chi ce l’ha più lunga, a seconda delle esperienze vissute e della salute che gliel’hanno accorciata o allungata, anche se tutt’oggi ci ostiniamo a credere che sia tutto stabilito dal caso. Chi svolge una routine frustrante e la vive negativamente anche dentro di sé possiede un’aura molto meno compatta e meno in salute rispetto a quella di chi mantiene quotidianamente un buon proposito e una forte positività anche nella propria mente, che tenderà anche a cambiare il proprio stile di vita e a renderlo più consono al proprio stato mentale. Di conseguenza l’aura di chi sceglie ogni giorno di seguire un percorso spirituale con i fatti e con il giusto sentimento, risulta essere profondamente più larga, continua e consistente, al contrario di chi non svolge nessuna pratica meditativa o la svolge in modo sbagliato. L’aura non dipende da ciò che la persona dice di fare, ma da quello che fa realmente.

Seguendo le innumerevoli motivazioni per cui alcune persone vivono di più di altre, con la precisazione che nulla avviene a caso ma che per tutto c’è un motivo, anche la salute dell’aura dipende da infiniti motivi che la spingono ad essere più grande e più densa in alcuni rispetto ad altri. Di conseguenza, anche il numero degli strati e l’ampiezza di ognuno di loro è differente da individuo a individuo. Secondo alcune teorie copia e incolla, tutti gli esseri viventi possiedono rigorosamente 7 strati di aura che, in modo completamente identico, hanno la stessa precisissima distanza dal corpo e lo stesso vale anche per lo spazio tra gli strati che la compongono. Nei fatti pratici invece si può benissimo constatare che ogni persona è completamente diversa e, come se non bastasse, alcuni strati d’aura risultano enormi mentre gli stessi strati su altri soggetti risultano talmente fini e trasparenti da essere quasi inesistenti. Ognuno di noi è diverso e se comprendiamo bene il significato dell’aura, che non è nient’altro che energia creata dai nostri sentimenti e dai nostri pensieri, è chiaro riconoscere che su quella di alcune persone possono risultare assenti delle particolarità perché non presenti dentro le loro menti. Per esempio, se una donna possiede una ricchezza economica molto abbondante ed è consapevole che non terminerà mai, la sua sicurezza mentale in quel settore le creerà nell’aura una pellicola di certezza e fermezza che influenzerà poi anche tutti gli altri strati, a differenza di tutte le altre persone che, non avendo una certezza assoluta o comunque una ricchezza così alta da non temere nulla per tutta la loro vita, non creeranno in loro quello strato di sicurezza mentale che in pochi al mondo possiedono. Sebbene il denaro non dia la felicità, offre una sicurezza tale nella propria vita da influenzarla parecchio. Questo ci porta a comprendere che non tutti provano le stesse emozioni e vivono degli stessi pensieri, quindi gli strati dell’aura possono risultare anche completamente diversi. Per questa ragione possiamo studiare teoricamente i livelli standard dell’aura, ma nella pratica poi dovremo prendere in considerazione le possibilità del cambiamento.

Quanto più una persona pratica e si rende cosciente della propria aura rinforzandola, ripulendola e proteggendola, tanto più essa avrà la possibilità di espandersi sino a superare la lunghezza standard. Le persone in buona salute riescono a raggiungere anche i 15 metri di larghezza aurica, mentre le persone dalla bassissima salute fisica si aggirano sui 5-7 metri. Anche in questo caso esiste l’eccezione, ma è raro che una persona possieda un’aura di 2 metri, nonostante la gravità della sua malattia, perché anche durante la morte le persone possiedono un’aura di almeno 4 metri; dipende comunque da caso a caso. C’è da dire che ogni morte è diversa e nel momento in cui la persona sta morendo la sua aura scompare poco a poco. Ciò non toglie che il corpo fisico possiederà per sempre un minimo di aura anche senza vita, proprio come la possiedono gli oggetti che sono per l’appunto inanimati. L’aura umana è composta sia dalla parte energetica del corpo fisico sia dalla parte energetica della sua coscienza, quindi pensieri, sentimenti e ricordi che un oggetto non possiede. Quando la coscienza abbandona il corpo fisico lascia che esso diventi inanimato e perciò l’aura della coscienza se ne va, lasciando al corpo soltanto l’aura della materia stessa. Comprendiamo quindi che la grandissima maggioranza dell’energia che compone il campo energetico deriva dalla coscienza della persona, mentre la restante piccola percentuale fa parte del corpo fisico. Dopo che la coscienza se ne va dal corpo, a quest’ultimo rimane un’aura molto più piccola, un’aura di pochi metri. Durante la vita, però, l’aura è molto più grande di quanto ci sembri e può riuscire anche ad espandersi a dismisura, senza rimanere mai ferma.

Durante i nostri periodi più bui l’aura si rimpicciolisce, rimanendo comunque molto grande (almeno 10 metri); mentre nei periodi molto allegri e soddisfacenti per noi, l’aura si espande e può fare dei balzi di una larghezza incredibile, superando di svariati metri le dimensioni precedenti in modo inaspettato. Più siamo felici e soddisfatti della nostra vita e lo riconosciamo quotidianamente, più la nostra aura s’ingrandisce; più siamo tristi o apatici, insoddisfatti dalla routine, più l’aura si indebolisce e restringe. La grandezza dell’aura è molto importante perché influenza la vita intorno a noi in un campo più largo e con maggiore potere rispetto a quanto farebbe un’aura stretta e debole. Più essa è grande, più è potente la nostra capacità di decidere della nostra vita. Sebbene 15 metri di aura ci sembrino molti, pensando probabilmente che l’aura possa arrivare a massimo 2 metri nel migliore dei casi, in realtà per influenzare positivamente il nostro ambiente, per esempio proteggere meglio il nostro futuro e creare i nostri successi, questi metri sono davvero troppo pochi. Per questa ragione bisogna meditare e assorbire quanta più energia possibile, così da ampliare il nostro campo energetico e, sempre attraverso la meditazione, migliorare il nostro controllo su tanta energia.

Una persona che pratica seriamente e costantemente meditazione di alti livelli, non solo vanterà un’aura ben più grossa e possente rispetto alla maggior parte degli abitanti, ma potrà superare di gran lunga i 15 metri. Chiaramente non bisogna sottovalutare i metri aurici come fossero centimetri: anche solo un metro in più fa la differenza! Perciò non bisognerebbe approcciarsi all’aura come se bastasse immaginarsela più grande, per renderla tale. Ingrandire la propria aura richiede grande impegno, affinché essa rimanga tale e non si rimpicciolisca alla prima occasione, cosa che tra l’altro è molto facile che accada. Un serio praticante continuerà ad aumentare la qualità delle sue tecniche durante gli anni, perciò anche la sua aura continuerà senza sosta a diventare sempre più grande e potente, arrivando per alcuni a possedere un campo energetico ampio qualche chilometro. Attualmente risulta difficile comprenderlo, perché di fatto a occhio nudo non riusciamo a vedere l’aura sino a qualche chilometro con facilità, eppure essa può influenzare a tal punto che con una buona percezione si può sentire la presenza di un forte spirituale praticante anche a chilometri di distanza; ciò che percepiamo è la sua aura.


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